Il mare unisce territori, settori e tradizioni in un tessuto che contribuisce a tenere insieme l’economia del nostro Paese e che può essere una leva straordinaria per il rilancio dell’Italia e la valorizzazione delle sue eccellenze produttive, anche all’estero.

Il rilancio del settore cantieristico italiano - così come dell’economia del paese - passa certamente dal sapere mettere a sistema sensibilità e saper fare tutto italiano, senza perdere di vista l’innovazione per competere sui mercati globali. La promozione é quindi fondamentale, così come l’affacciarsi sui mercati più lontani al di fuori dell’Europa, dove cresce la voglia di “Made in Italy” e dove si concentrerà quasi totalmente la crescita dei consumi negli anni a venire.

Anche in occasione dell’ultima edizione del
" target="_blank">Boat Show di Roma
abbiamo avuto modo di approfondire la conoscenza del settore, importante e da valorizzare sempre di più come ci ha spiegato lo stesso Segretario Generale di Assonautica, Matteo Dusconi.

L’industria nautica in Italia occupa circa 18.000 persone, considerando l’indotto si arriva a oltre 80.000 posti di lavoro, in un settore che ci vede leader a livello mondiale: bisogna osare quindi senza paura certo, ma con criterio.

E hanno osato certamente gli organizzatori della I^ edizione della FIMAR - Fiera Internazionale di Tecnologia Subfornitura e Design del Mare dell’Italia in Brasile, che si é tenuta dal 4 al 7 giugno a Florianopolis, nello Stato di Santa Catarina.

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FIMAR é un evento organizzato da Brazil Planet in collaborazione con Assonautica Italiana, Associazione Nautica di Santa Catarina per il Brasile (ACATMAR), Gruppo IBS e nasce dalla collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano (MISE), UCINA -Confindustria Nautica ed il Governo dello Stato di Santa Catarina nell’ambito degli accordi bilaterali.

Lo stato di Santa Catarina, e in particolare la sua capitale Florianòpolis, rappresenta un importante polo nautico oltre ad essere una delle mete turistiche più rinomate del Paese; tali elementi, uniti alle prospettive di crescita del settore, offrono ampie possibilità di investimento per gli operatori italiani che ambiscono a introdurre in loco tradizione nautica, esperienza e innovazione tecnologica.

Si calcola che circa il 40% delle 70.000 imbarcazioni da diporto presenti in Brasile, sono concentrate proprio nello stato di Santa Catarina.

Questa prima edizione della manifestazione va ascritta tra i risultati concreti delle collaborazioni avviate con le diverse missioni realizzate in questi anni e nei fatti si é dimostrato come la manifestazione ha le carte in regola per essere un ulteriore volano per una collaborazione sempre più fitta tra il nostro Paese e lo Stato brasiliano nel campo della cantieristica.

L’offerta fieristica ha ricoperto l’intera filiera della nautica (impianti, arredi, progettazione e design, accessori, macchinari, motori, sistemi di propulsione, meccanica navale, elettronica, domotica, lavorazioni conto terzi, sicurezza, servizi, refit & after sales e attrezzature per la vela).

La partecipazione italiana é stata coordinata anche dall’ICE-Agenzia con l’organizzazione di un “Punto Italia” che é stato per tutta la durata della manifestazione un luogo di accoglienza e informazione per operatori e visitatori e per dare visibilità al ruolo importante svolto dalla nautica italiana.

L’ICE-Agenzia ha organizzato anche una collettiva, nell’ambito del Progetto Nautica attivo con le Regioni Liguria, Piemonte, Toscana e Marche, che ha visto la partecipazione di 8 imprese, di Federpesca, di UCINA e di Assonautica.

La missione ha visto la presenza, fra gli altri, di importanti Aziende come Riviera Srl (bussole magnetiche e accessori nautici), Boat Lift Srl (sistemi di sollevamento e movimentazione), Catef Srl (produttrice dei sistemi antincendio Ultrafog), Posidonia Srl (ancore e accessori per l’ormeggio).

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Nel corso della fiera inoltre con il contributo del SEBRAE (Segreteria di appoggio alle PMI brasiliane), é stato organizzato anche un fitto programma di appuntamenti bilaterali e una serie di visite ai cantieri locali.

La partecipazione alla FIMAR, il programma di b2b, e le visite ai cantieri locali, hanno permesso - partendo dagli input e dalle esigenze delle imprese - di fornire  concreti suggerimenti anche per la pianificazione delle future iniziative, oltre ad affermare il successo di questo primo appuntamento. 

Già nei giorni che hanno preceduto la fiera, grazie anche al prezioso supporto della Camera di Commercio italiana di Rio de Janeiro, i responsabili delle Aziende hanno avuto la possibilità di realizzare incontri B2B con operatori di Rio de Janeiro, incontri che si sono tenuti anche a Florianòpolis con una buona affluenza e potenziali accordi commerciali da sviluppare tra le parti interessate.

Ha poi avuto luogo un’interessante visita presso lo stabilimento produttivo della Intech Boating, società brasiliana che produce in esclusiva per il Brasile 4 modelli della Sessa Marine, storica azienda italiana che dal 2011 ha dato il via ad importanti azioni strategiche e di partnership per essere presente sul mercato locale.

La delegazione italiana é stata poi ricevuta dalla Azimut Benetti nella esclusiva cornice di Jureré Internacional, località balneare localizzata al nord dell’isola di Santa Catarina.

La Azimut Benetti, leader mondiale nella produzione di mega yachts di lusso, conta con una struttura di oltre 200.000 mq ubicata nel polo industriale di Itajaé (zona costiera del litorale centro-nord dello stato di Santa Catarina) dove produce imbarcazioni fino ai 100 piedi di lunghezza.

I managers della Azimut Benetti hanno offerto alle Aziende partecipanti una panoramica generale della propria esperienza e del mercato brasiliano, incoraggiandole ad affrontare con slancio e determinazione le sfide connesse all’accesso in un mercato dall’enorme potenziale come il Brasile.

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A Florianopolis durante la manifestazione sono state naturalmente illustrate anche le principali opportunità dell’economia del mare attraverso forum, dibattiti e conferenze tenute da qualificati esperti sia pubblici che privati di entrambi i Paesi per confrontarsi sulle nuove tecnologie e favorire lo scambio di idee innovative.

La sfida é senz’altro molto ambiziosa ma allo stesso tempo ricca di soddisfazioni e non può prescindere da un’attenta pianificazione strategica che preveda come elementi fondamentali la presenza diretta delle Aziende italiane unitamente ad una stretta collaborazione con gli operatori locali desiderosi di recepire il know-how italiano, ancora una volta sinonimo di eccellenza e tecnologia d’avanguardia.

Insomma a giochi fatti, buona la prima!!!

Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli e Tommaso Tamponi, redazione@exportiamo.it

 

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