La stima preliminare dei dati relativi al Commercio Estero Extra-UE nel mese di aprile 2015 diffusi oggi dall’ISTAT, fotografano un andamento divergente con una crescita congiunturale dell’import e un contestuale calo dell’export e un avanzo commerciale di 2,586 miliardi di euro.
Il calo congiunturale delle vendite verso i paesi Extra-UE (-2,0%) é causata principalmente dalle flessioni di energia (-5,4%) e beni strumentali (-6,8%) mentre risultano in espansione le vendite di beni di consumo (+2,6%) e prodotti intermedi (+1,0%).
Nel caso degli acquisti - sempre a livello congiunturale - la crescita (+1,5%) é trainata dall’aumento di acquisti in energia (+12,4%) e beni strumentali (+7,5%), mentre in questo caso sono in calo gli acquisti di beni di consumo (-4,3%) e prodotti intermedi (-5,5%)
A livello trimestrale la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi Extra-UE si conferma ampiamente positiva (+4,8%) e al netto dell’energia la crescita risulta più ampia (+5,2%) con le vendite di beni strumentali (+9,6%) in rilevante espansione.
Nello stesso periodo l’import cresce in maniera sostenuta (+4,1%) e investe tutti i comparti e in particolare i beni di consumo durevoli (+9,0%) e i beni strumentali (+8,5%).
A livello tendenziale si rileva una forte crescita dell’export (+12,2%) condizionata però da una differenza nei giorni lavorativi (21 nel 2015 e 20 nel 2014 che incide per il +2,8%) e si dimostra particolarmente marcata la crescita delle vendite di prodotti intermedi (+15,7%) e beni di consumo (+13,1%)
Anche le importazioni registrano una buona crescita tendenziale (+6,3%) che al netto della contrazione degli acquisti di energia (-9,8%) risulta in ben maggiore (+14,2%) e diffusa a tutti i comparti.
Andando all’analisi dei mercati più dinamici, nel mese di marzo 2015, per quanto riguarda le vendite sono rappresentati da Stati Uniti (+36,4%) e Cina (+17,9%), mentre continua la marcata flessione delle vendite verso la Russia (-29,5%) condizionate dalla situazione internazionale e si registra un calo significativo nei confronti del Giappone (-6,6%).
Per quanto riguarda invece gli acquisti sono sempre in calo quelli da Russia (-10,0%) e OPEC (-7,2%) mentre raddoppiano quelli dai paesi EDA (+50,8%) e continuano a crescere in maniera sostenuta gli acquisti dagli Stati Uniti (+29,6%).
Infografica
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it