La stima preliminare dei dati relativi al Commercio Estero Extra-UE nel mese di marzo 2015 diffusi oggi dall’ISTAT, fotografano una crescita congiunturale dell’import e dell’export e un avanzo commerciale di 3,58 miliardi di euro.

La crescita congiunturale delle vendite verso i paesi Extra-UE (+2,2%) é trainata da energia (+19,1%), beni di consumo non durevoli (+5,9%) e beni intermedi (+2,4%)

Anche nel caso degli acquisti - sempre a livello congiunturale –la crescita di portata superiore rispetto all’export (+4,8%) interessa un po’ tutti i raggruppamenti principali di beni con una rilevante crescita per energia (+7,7%) e beni di consumo (+7,0%), mentre si registra una leggera flessione per i beni strumentali (-0,6%).

Anche a livello trimestrale la dinamica congiunturale dell’export verso i Paesi Extra-UE si conferma positiva (+2,9%) investendo tutti i raggruppamenti principali di beni tranne energia (-17,9%). Al netto dell’energia la crescita risulta più ampia (+4,2%) con le vendite di beni strumentali (+7,5%) in rilevante espansione.

Sempre all’energia (-11,5%), nello stesso periodo, é da ascrivere invece la minore crescita congiunturale dell’import (+0,3%) perché, al netto della componente energetica, anche le importazioni crescono in maniera più sostenuta (+4,9%).

A livello tendenziale si rileva una forte crescita dell’export (+13,2%) condizionata però da una differenza nei giorni lavorativi (22 nel 2015 e 21 nel 2014 che incide per il +1,7%) e sia per il forte incremento dell’export di mezzi di navigazione marittima, equivalente al +2,3%. Particolarmente marcata la crescita delle vendite di prodotti intermedi (+13,1%) e beni di consumo non durevoli (+11,0%)

Anche le importazioni registrano una buona crescita tendenziale (+9,0%) che al netto della marcata contrazione degli acquisti di energia (-15,7%) risulta in ben maggiore (+20,5%) e diffusa a tutti i comparti.

Andando all’analisi dei mercati più dinamici, nel mese di marzo 2015, per quanto riguarda le vendite sono rappresentati da Stati Uniti (+44,1%) e OPEC (+9,1%), mentre le vendite verso Russia (-24,0%) e MERCOSUR (-3,2%) sono in marcata flessione. Per quanto riguarda invece gli acquisti sono sempre in calo quelle da Russia (-6,9%) e OPEC (-2,7%).

Infografica

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Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

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