In un articolo precedente (vedi articolo Spedizioni internazionali: i costi del trasporto via aereo) abbiamo spiegato come calcolare i costi delle spedizioni internazionali via aereo e ragionato sull’incidenza negativa di un cattivo imballaggio. In questo articolo – invece – parleremo dei costi legati alle spedizioni via nave e dei “piccoli” e spiacevoli inconvenienti in cui si può incorrere se si affida la spedizione ad un armatore.
Ricordiamo che per trasporto internazionale s’intende il trasferimento di merci tra due diverse Nazioni con o senza attraversamento di Nazioni terze e può avvenire via terra, nave o aereo ed essere intermodale (ovvero coinvolgere diversi modi di trasporto).
Prima di tutto per quanto riguarda il servizio marittimo é importante distinguere tra FCL (Full Container Load) e LCL (Less than Container Load). Per FCL (Full Container Load) s’intende una spedizione sufficientemente voluminosa da poter riempire un intero container mentre in caso di LCL (Less than Container Load) il container viene condiviso.
Nel servizio marittimo (nel caso di LCL) la tassazione é applicata per metro cubo o per tonnellata in base al rapporto: 1 metro cubo = 1 tonnellata, espresso nella formula W/M. Ovvero si moltiplicherà la tariffa per il volume se in termini assoluti il valore in metri cubi é maggiore del valore in tonnellate e viceversa per il peso se il valore espresso in tonnellate é maggiore a quello espresso in metri cubi.
Scendiamo nel dettaglio e capiamo come calcolare il valore tassabile nelle spedizioni via nave:
Dobbiamo spedire 20 bancali via nave ognuno dei quali pesa 275 kg e ha le seguenti dimensioni: lunghezza 118 cm (1,18 mt) X larghezza 79 cm (0,79 mt) X altezza 90 cm (0,9 mt) = 0,84 metri cubi che moltiplicati per 10 danno un valore in metri cubi pari a 16,8.
Per calcolare il peso moltiplicheremo 275X20=5500 chilogrammi ovvero 5,5 tonnellate.
Essendo 16,8 maggiore di 5,5 in valore assoluto, l’armatore addebiterà un costo risultante dalla moltiplicazione tariffa per i metri cubi.
Dobbiamo spedire 35 bancali via nave ognuno dei quali pesa 1200 kg e ha le seguenti dimensioni: lunghezza 120 cm (1,2 mt) X larghezza 80 cm (0,8 mt) X altezza 100 cm (1 mt) = 0,96 metri cubi che moltiplicati per 35 danno un valore in metri cubi pari a 33,6.
Per calcolare il peso moltiplicheremo 1200X35=42.000 chilogrammi ovvero 42 tonnellate.
In questo caso essendo 42 maggiore di 33,6 in valore assoluto, l’armatore addebiterà un costo risultante dalla moltiplicazione tariffa per tonnellate.
Le tariffe
Anche nel trasporto marittimo ogni compagnia applica tariffe diverse, tra le principali compagnie al mondo in ordine di dimensione troviamo la danese Maersk (il più grande armatore di navi mercantili nel mondo dal 1996), la Mediterranean Shipping Company S.A o MSC, la francese CMA CGM e la Evergreen Marine Corporation con sede a Taiwan.
Il calcolo finale nave vs aereo
Per semplificare i nostri calcoli nell’esempio che segue ipotizzeremo un tariffa pari a euro 32 W/M per una spedizione via mare dall’Italia a Shanghai e di euro 1,70 per chilogrammo via aereo. Ecco un esempio:
Dobbiamo spedire 10 bancali via nave ognuno dei quali pesa 800 kg e ha le seguenti dimensioni: lunghezza 180 cm (1,8 mt) X larghezza 190 cm (1,9 mt) X altezza 220 cm (2,2 mt)= 6,84 metri cubi.
Il volume totale della spedizione é quindi paria 6,84X10=68,4 metri cubi ed il peso reale della spedizione é pari a 8.000 chilogrammi ovvero 8 tonnellate.
Nel caso di servizio aereo per calcolare i chilogrammi tassabili dobbiamo effettuare la seguente comparazione: 167X68,4=11.422,8 chilogrammi > del peso reale pari a 8.000 chilogrammi. La compagnia aerea ci addebiterà quindi un costo pari a 11.422,8 per il valore della tariffa pari a 1,70 euro ovvero 19.418,76 euro.
Nel caso di servizio marittimo essendo il valore del volume maggiore di quello del peso la tariffa verrà applicata ai metri cubi: 68,4X32= 2.188,8 euro.
È indiscutibile la convenienza economica del trasporto marittimo rispetto a quello aereo ma di contro la spedizione via nave comporta una serie non trascurabile di complessità prima fra tutte il tempo. Per poter essere sereni una spedizione via mare deve essere programmata con almeno 3 mesi di anticipo. Tempi lunghissimi che saranno sempre più dilatati grazie allo Slow Steaming, la pratica di ridurre la velocità delle navi impiegate nei servizi di linea che é stata adottata da gran parte delle compagnie di navigazione da quando é aumentato il costo del carburante. Nel 2005, infatti, per trasportare un container dal Nord Europa all’Asia erano necessari in media 56 giorni di navigazione mentre nel 2018, per effettuare lo stesso percorso potrebbero esserne necessari 84.
Inoltre, é importante ricordare che in mare l’armatore é il capo assoluto e che può decidere in qualsiasi momento e per qualsiasi causa, ad esempio il cattivo tempo o la poca convenienza economica (un solo container da scaricare), di saltare un porto e non effettuare una consegna.
In conclusione, é bene valutare con attenzione il tipo di spedizione più adatta per la propria impresa e capire se ci si può permettere il lusso di tempi lunghi o il lusso di costi alti.
Nel prossimo articolo del ciclo dedicato ai trasporti internazionali capiremo come determinare la base imponibile per il calcolo dei dazi in Italia.
Fonte: a cura di Exportiamo, redazione@exportiamo.it