Il 10 marzo appena sceso dal Thello Milano - Cannes, due immagini hanno fin da subito contestualizzato lo spazio-tempo e - essendo partito da Roma malgrado le ore di treno sul groppone – mi sono ritrovato subito catapultato con estrema curiosità nella realtà che mi avrebbe atteso nei giorni a seguire.
Varcata la soglia tra la banchina del binario e l’atrio della pur piccola stazione - essendo si Cannes il fiore all’occhiello della Costa Azzurra ma pur sempre una cittadina di circa settantamila abitanti nella sua “normalità” - é evidente fin da subito che sei arrivato, come é evidente la “non normalità” del momento, perché il luogo in questi giorni é attraversato da qualcosa di immanente (e forse a tratti anche “invadente”), soprattutto per i Cannois, i tranquilli residenti del luogo.
E’ il suono di un pianoforte probabilmente per mano di qualcuno in attesa della sua coincidenza e frutto di chissà quale diavoleria del marketing a farsi apprezzare: é lì, qualcuno lo suona ed é rispettato, pur essendo esposto alle “intemperie” di una stazione ferroviaria. Bello.
Entri subito nel mood di un posto che non solo il cinema ha reso mitico ma anche tutto ciò che ruota intorno al mondo del Real Estate ha eletto quale suo tempio prediletto globale.
Le ragioni?
Il sole, il mare, quel Mediterraneo che é il nostro tesoro o le palme che ovunque ornano lungomare e strade o forse solo perché a Cannes la Primavera arriva sempre in anticipo e la porta proprio il MIPIM.
Non é un caso che la prima persona che vedo oltre all’improvvisato suonatore, é infatti un signore, probabilmente un ultrasessantenne tedesco, “già accreditato” con tanto di borsa rossa sponsorizzata dalla Berliner Sparkasse.
Eccomi, sono qui per seguire - in qualità di inviato stampa di Exportiamo.it - questa XXVI^ edizione della manifestazione che catalizza l’attenzione di tutti gli attori e le specializzazioni che ruotano intorno al mondo del Real Estate.
Prima di partire mi ero naturalmente interrogato, cercando di capire le premesse in questo A.D. 2015, concentrandomi sulle ambizioni del nostro paese che quest’anno si é presentato per la prima volta in maniera compatta e dunque capace di offrire un portafoglio unitario di progetti ai potenziali investitori internazionali.
Al centro dell’attenzione infatti nell’elegante Padiglione Italia, ci sono state presentate le eccellenze del patrimonio immobiliare italiano che attualmente “fa gola” agli investitori internazionali come ci ha confermato anche il Presidente dell’Agenzia ICE, Riccardo Maria Monti, la stessa presenza italiana a Cannes rientra nello sforzo più generale di far conoscere la nostra offerta perché:
“In realtà l’interesse verso l’Italia c’é e quindi non dobbiamo stimolare un interesse generico ma un interesse specifico sui singoli progetti e sulle singole iniziative perché spesso l’investitore internazionale non ha gli elementi informativi. Il lavoro va avanti da mesi e in questo momento l’Italia dal punto di vista strettamente finanziario é un ottimo investimento”.
Bisogna essere in grado infatti di cogliere le evoluzioni in atto nel mondo del Real Estate e lo sa bene il “globetrotter” del “Made in Italy”, il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda presente a Cannes a dimostrazione del pieno sostegno accordato dal Governo all’iniziativa che ha dichiarato in diretta ai microfoni di RaiNews24:
“Una cosa interessantissima vista in giro é il fortissimo ruolo del Real Estate nella riqualificazione urbana. Si attraggono capitali interamente privati e lavorando bene sulle concessioni si riesce così anche ad incidere sui servizi sociali. Questa idea del Real Estate come strumento di politica industriale e di politica di sviluppo e urbanizzazione, é una cosa che all’Italia ancora sfugge e sulla quale bisogna lavorare urgentemente”.
E il messaggio é chiaro ed é impresso su tutto il materiale promozionale:
“Italy@MIPIM2015
Italy is back
A market of new opportunities
A long term growth for your investments”
Già perché il MIPIM é un mondo in sé, a sé e per sé e i numeri così come gli eventi ispirati in giro per il mondo si moltiplicano di anno in anno e in questa edizione sono ben 93 i paesi rappresentati e si contano oltre 4.500 investitori tra i 22.000 delegati presenti per ribadire l’importanza del rendez-vous annuale in Costa Azzurra.
Naturalmente tutto intorno é monopolizzato dall’evento, locali, lidi eccezionalmente aperti o allestisti per i party notturni - purtroppo per me - rigorosamente privati, pecco di esperienza essendo la mia prima volta a Cannes e i veterani mi raccontano come nel tempo si sia anche imposta una maggiore sobrietà.
E’ noto infatti quanto siano importanti negli affari i momenti conviviali per creare fiducia e verificare l’empatia tra le parti e probabilmente una vodka insieme a un facoltoso russo con lo spirito giusto vale più di mille slides perché negli affari come nei confronti dei progetti, degli interlocutori e delle istituzioni con cui si entra in contatto, é fondamentale creare un clima di fiducia e credibilità: il nostro paese lo sta cercando di fare a a livello internazionale, dopo anni in chiaroscuro (per utilizzare un eufemismo) e quanto meno all’orizzonte si intravede un progetto ed é urgente - come ha ricordato lo stesso Calenda - correggere i nostri ritardi per poter cogliere appieno le dinamiche in atto.
Visitare i padiglioni distribuiti, sui circa 20.000 mq di esposizione nel Palais des Festival e nell’area circostante, significa entrare in contatto con il mondo e trovarsi nel mondo: l’intera catena del valore globale del mercato immobiliare é presente e guarda al futuro.
Quest’anno i temi all’ordine del giorno sono anche qui Rivoluzione Digitale, Smart Cities, Big e Open Data, Crowdfunding ed Economia della Condivisione.
E’ scontato come anche il settore immobiliare in toto sarà investito nei prossimi anni dall’innovazione digitale, con tutta la sua portata rivoluzionaria, già evidente - ad esempio - nello sviluppo degli uffici, sempre più iper-connessi e digital-friendly per garantire una gestione più efficiente in un ambiente di lavoro più funzionale e piacevole per chi lo vive.
Chi costruisce non potrà prescindere da questa nuova dimensione dell’esistenza e dovrà essere in grado di creare luoghi dove la gente vuole vivere, lavorare e socializzare.
E’ stato lo stesso Filippo Rean, Direttore della Real Estate Division di Reed MIDEM, il la società leader internazionale, organizzatrice del MIPIM a dire chiaramente:
“La rivoluzione digitale ha già avuto un forte impatto sulle principali industrie internazionali come i trasporti, il turismo e la sanità. Siamo solo all’inizio, ma avrà un ruolo crescente nel settore immobiliare, per esempio, a partire dalla crescita del crowdfunding ed é dovere del MIPIM portare il mondo digitale nella comunità immobiliare.”
Questo processo interesserà quindi tutti i settori immobiliari - ufficio, residenziale, retail, sanità, sport, logistica e industriale - in un momento in cui il mercato, dopo le difficoltà di questi anni, sembra oggi in ripresa e queste nuove “sensibilità” potrebbero fare la differenza sul mercato.
La multinazionale francese Bouygues Immobilier sembra già pronta e ha scelto proprio il MIPIM per svelare “Nextdoor”, la sua visione del futuro di città e uffici, illustrato dal nuovo complesso di uffici (2.600 mé) a Parigi, nel sobborgo Issy-les-Moulineaux, costruiti secondo i nuovi imperativi: comfort, ottimi servizi di trasporto, semplicità, connettività e la possibilità di costruzioni “tailor made” per rispondere al meglio alle esigenze degli occupanti.
Nei primi due giorni della manifestazione, il Padiglione Italia é stata la sede per la presentazione dei progetti italiani più importanti e innovativi in un crescendo di visibilità e centralità per il nostro paese che ha avuto il suo culmine nella giornata del 12 marzo.
La delegazione italiana é stata infatti impegnata in importanti eventi collaterali come ilpartecipato Workshop co-organizzato dallo Studio Chiomenti “Italian Real Estate: back to the essentials”, un’occasione per fare il punto sui principali interventi regolamentari e sulle opportunità offerte dalla valorizzazione degli immobili pubblici e le novità in materia di riforme tributarie, fiscali, finanziarie e semplificazione amministrativa.
La giornata é proseguita poi con l’Italian Networking Lunch offerto da Agenzia ICE e ANCE in collaborazione con Assoimmobiliare e Federimmobiliare, occasione per il Vice Ministro Calenda anche per incontrare il suo omologo giapponese, Kisaburo Ishii, a Cannes per promuovere i Giochi Olimpici di Tokyo nel 2020 e MIPIM Japan, la prima edizione focalizzata sul mercato giapponese e prossimo appuntamento per il mondo del Real Estate che si terrà a Tokyo il 20-21 maggio 2015.
E’ stata l’occasione per dire al mondo che conta quanto con le misure intraprese – decreto Sblocca Italia e Investment Compact su tutte, ben evidenziate anche all’interno del Padiglione – non manchino novità per gli investitori esteri interessati all’Italia e anche se resta ancora molto da fare, guardando ai prossimi mesi é stato lo stesso Presidente ANCE, Paolo Buzzetti a rafforzare questa convinzione:
“Il 2015 deve essere l’anno della svolta per la grande filiera dell’edilizia, come dimostrano i primi timidi segnali di ripresa del nostro settore ai quali stiamo assistendo. In questo contesto assume ancora più valore fare squadra e far viaggiare all’unisono tutto il mondo delle costruzioni e dell’immobiliare, nelle sue diverse e variegate forme, così da promuovere al meglio l’eccellenza e la qualità del Made in Italy”.
Il vero “Made in Italy” ha proprio la sua ragione ontologica nel garantire eccellenza e qualità e l’Italia é stata ancora al centro dell’attenzione anche con il partecipato evento “Italian Real Estate: a wealth of opportunities” organizzato presso il Padiglione Italia e aperto dall’intervento del Vice Ministro e seguito dalle presentazioni dei progetti flagship, espressione dei rispettivi punti di forza, delle realtà territoriali.
La Regione Marche si é proposta come hub commerciale e logistico (Interporto di Jesi ed Air Cargo Center di Falconara Marittima) e ha puntato anche a valorizzare la sua ricchezza paesaggistica con progetti di sviluppo turistico (Conero Village di Camerano e Porto Sant’Elpidio).
Il Piemonte ha invece presentato i propri progetti prevalentemente concentrati sulla riqualificazione e rigenerazione urbana (Torino Città Universitaria e complesso storico della Cavallerizza Reale), sullo sviluppo infrastrutturale (Variante 200/Linea 2 della Metropolitana di Torino) e sul riutilizzo di aree industriali. E’ intervenuto anche il sindaco del capoluogo Piero Fassino.
Anche la Toscana ha presentato le iniziative di riqualificazione e riconversione urbana con finalità turistica o mista (aree delle ex-Officine Grandi Riparazioni, ex-Manifattura Tabacchi e Teatro Comunale di Firenze), mentre la Provincia Autonoma di Trento ha presentato i suoi progetti legati al settore turistico-alberghiero (due resort hotel a Levico e Viote) e di riconversione industriale (ex-Alumetal e complesso produttivo ex-Whirlpool).
La Cassa Depositi e Prestiti ha presentato invece un portafoglio comprendente, tra gli altri, progetti di restauro e ristrutturazione (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e Palazzo degli Esami di Roma) e sviluppo urbano (Ex Manifatture Tabacchi di Milano e Napoli ed Ex Ospedale al Mare di Venezia) mentre Italcementi é intervenuta sul tema delle Smart Cities.
Lo stesso Padiglione Italia - sempre affollatissimo - al suo interno accoglieva anche i plastici di tre progetti che la dicono lunga sulla capacità visionaria italiana: il Bosco Verticale di Milano dello Studio Boeri, il Padiglione Italia a EXPO 2015 progettato dallo Studio Nemesi e la Oxygen Eco-tower ideata da Progetto CMR.
Quest’ultimo progetto insieme al Pai Fund di Bologna é stato tra i finalisti dei MIPIM Award - gli “Oscar” del Real Estate - nella categoria “Best Futura Mega Projects”, così come il Segreen Business Park di Segrate selezionato invece nella categoria “Best Refurbished Building”.
Al Padiglione Italia hanno fatto visita anche i rappresentanti di importanti fondi di investimento internazionali cha hanno già dimostrato il loro interesse strategico nei confronti del paese (in particolare Blackstone e Qatar Investment Authority e Cerberus), protagonisti nella saletta B2B degli incontri riservati con la delegazione italiana ai quali, oltre a Calenda, hanno partecipato anche il Direttore Generale Roberto Luongo e il Presidente dell’Agenzia ICE Monti.
Ma la soddisfazione più grande per tutta la squadra tricolore é arrivata certamente nel gran finale con l’assegnazione dei MIPIM Award nella splendida cornice del Grand Auditorium del Palais des Festival: l’Italia ha mirato dritto al cuore e l’avveniristica Oxygen Eco-Tower ha vinto il premio speciale “People’s Choice Award”.
Non si poteva rimanere indifferenti a questo progetto decisamente innovativo e rivoluzionario.
Stiamo parlando infatti di 161 ville verticali, ciascuna con giardino privato e piscina, disposte su 75 piani (277 metri, l’altezza totale) per 125.800 mq complessivi in un progetto capace di essere al contempo green, versatile e di lusso.
L’idea integra nel concetto di residenza tutte le caratteristiche e i servizi: area benessere, spa, vip lounge, cigar-bar, negozi, ristoranti, biblioteca, kindergarten, mediastore.
Il progetto mi ha incuriosito molto e mi sono ripromesso di indagare più in là “l’effetto MIPIM Award” insieme a Giovanni Giacobone, Senior Associate di Progetto CMR e a Silvia Criscione che hanno ritirato il prestigioso riconoscimento.
Il punto é che oltre a rappresentare l’ennesima prova della capacità visionaria italiana, l’Oxygen Eco-Tower é l’esempio lampante e “scientifico” del fatto che la somma rappresenti più delle sue parti.
Il progetto é frutto della forma più nobile di sinergia e collaborazione tra realtà italiane ognuna leader a livello globale nel proprio ambito di competenza e riconosciute nel mondo per l’elevato valore aggiunto, lo stile e la qualità dei propri prodotti. Stiamo parlando di brand a tutti noti come Aermec, Artemide, Bisazza, Ceramica Sant’Agostino, Composit, Fiamm, Fiandre, Giacomini, iGuzzini, Italcementi, Jacuzzi, Listone Giordano e molti altri ancora.
Il risultato é un concept che ha le carte in regola per rappresentare negli anni a venire il simbolo dell’eccellenza del “Made in Italy” nell’edilizia e i primi interessi concreti a sviluppare il progetto arrivano dall’Indonesia.
Per quanto riguarda il MIPIM invece, calato il sipario su Cannes i prossimi appuntamenti sono già fissati in agenda a partire dal già citato MIPIM Japan, seguito dall’appuntamento con MIPIM UK dal 21 al 23 ottobre a Londra e da quello con MIPIM Asia ad Hong Kong l’1-2 dicembre 2015.
A Cannes invece l’appuntamento si rinnova il 18-20 novembre con il MAPIC dedicato al mondo del retail e nel 2016 l’attrazione principale – sempre per anticipare la primavera - riaprirà i battenti dal 15 al 18 marzo.
Tornato a Roma, questa volta in aereo da Nizza, l’impressione che mi rimane é che le premesse e gli auspici che l’Italia si era riproposta con questa partecipazione al MIPIM siano state colte questa volta e allora non rimane che aspettare, pro-attivamente però, i risultati della “semina” perché il mondo apprezza, spesso più di noi, le peculiarità di quel “Luogo Comune Straordinario” che é l’Italia.
Au revoir Cannes., au revoir MIPIM.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it