Con l’arrivo della primavera mentre a Roma sabato come abbiamo visto si é ragionato sul tesoro che rappresenta il Mediterraneo per le popolazioni che lo abitano, a Verona ieri, domenica 22 marzo ha aperto i battenti “Vinitaly”.
“Il settore vitivinicolo é un patrimonio per l’Italia con oltre 14 miliardi di euro di fatturato e migliaia di aziende che rappresentano con passione, innovazione e professionalità la ricchezza dei nostri territori. Vogliamo aiutare queste esperienze a crescere, liberandole da lacci burocratici che le hanno appesantite in questi anni. In questi dodici mesi abbiamo messo in campo un’operazione di semplificazione che ha portato alla dematerializzazione di 64mila registri, al taglio di burocrazia inutile e che ha iniziato davvero a mettere la pubblica amministrazione al servizio delle aziende. Abbiamo anche approvato il tanto atteso decreto per i diritti d’impianto e siamo stati protagonisti del piano straordinario per l’internazionalizzazione che vedrà proprio l’agroalimentare al centro delle azioni”.
Così il Ministro delle Politiche Agricole Aimentari e Forestali (MIPAAF), Maurizio Martina ha “tagliato il nastro” - sabato a Veronafiere - la 49^ edizione della manifestazione internazionale di riferimento per il settore dei vini e dei distillati che metterà Verona al centro del mondo fino al 25 marzo con la presenza di oltre 4.000 espositori, operatori specializzati provenienti da 120 paesi e delegazioni commerciali di 52 nazioni. L’offerta fieristica integrata prevede lo svolgimento in contemporanea di “Sol&Agrifood” dedicata all’agroalimentare di qualità ed “Enolitech”, il salone dedicato alle tecnologie per la viticoltura e l’olivicoltura.
Quest’anno la manifestazione - dedicata ad un comparto oggi al centro di importanti cambiamenti a livello legislativo - avrà anche una sua dimensione istituzionale con la presentazione questo pomeriggio alle ore 16 presso l’Area MIPAAF del “Testo unico del vino” da chiudere entro l’anno, un intervento ritenuto fondamentale nel settore come l’entrata in vigore del “Registro Unico dei Controlli” che dovrebbe concretizzarsi a breve.
Per quanto riguarda gli interventi del piano straordinario per l’internazionalizzazione citato dal Ministro Martina, già scandagliato su Exportiamo, prevede tra i settori e le imprese che godranno di una particolare valorizzazione proprio quelli legati all’agroalimentare che saranno inoltre al centro di Expo2015 ispirato dal concept “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, occasione per far conoscere il segno distintivo unico dell’agroalimentare italiano con un piano di valorizzazione delle produzioni di eccellenza ed attività promozionali ad ampio raggio , dove il Padiglione del Vino esalterà le virtù del comparto e tutto il mondo potrà saggiare l’esperienza vitivinicola italiana, riconoscendone qualità e peculiarità.
Sono poi previste azione a favore della tutela dei marchi e delle certificazioni di qualità ed origine con il progetto di comunicazione contro “Italian Sounding”, in sinergia con i Consorzi di tutela e le associazioni di produttori agroalimentari e vitivinicoli Dop ed Igp. Proprio la Coldiretti ha ricordato come “Italian Sounding” solo nell’agroalimentare significa un fatturato di oltre 60 miliardi di euro, quasi il doppio dei prodotti originali e fa perdere all’Italia 300.000 posti di lavoro che una seria azione di contrasto potrebbe generare.
Nei mesi scorsi é stato invece preparato il terreno con un’attività di incoming mirato in tutto il mondo e la promozione della manifestazione in alcuni dei mercati di consumo più interessanti e l’attesa tra gli operatori é alta per capire il sentiment a livello internazionale anche in ragione della spinta all’export che i nostri vini potrebbero avere dalla svalutazione dell’euro.
Tutto questo si é tradotto in un aumento degli investimenti del 34% rispetto al 2014 che, oltre a quanto predisposto direttamente da Veronafiere, vede la fondamentale interazione con tutto il sistema delle istituzioni: Mise, Mipaaf, Agenzia ICE e progetti europei.
Arriveranno buyer da Germania, Svizzera e Austria dove sono state realizzate specifiche iniziative di promozione e altre importanti delegazioni sono attese da Stati, Canada, Russia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Portogallo, Repubblica Ceca, Hong Kong, Paesi Asean , Corea del Sud, Cina, Sud Africa, Camerun, America Latina, Regno Unito, Mozambico, Uzbekistan, Colombia, Argentina, Paesi Scandinavi e Baltici, Francia, Spagna, Romania, Bulgaria, India, Egitto, Serbia, Polonia, Australia e Giappone, con questi ultimi due mercati protagonisti di focus specifici dedicati alle imprese interessate ad approfondirne la conoscenza per promuovere nuove esportazioni tricolore.
La ratio delle azioni intraprese é stata specificata dallo stesso Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Con questo Vinitaly abbiamo voluto amplificare al massimo le opportunità che si stanno delineando sui mercati consolidati ed emergenti. Per questo abbiamo intensificato ulteriormente l’attività verso l’estero, incrementando del 34% gli investimenti per l’incoming anche grazie all’importante supporto di Mise, Ice e Mipaaf, con un focus particolare su Hong Kong, Cina, Usa, Russia, Brasile, Australia, Canada Germania e i Paesi del Nord Europa”.
Per quanto riguarda il programma, in linea con il trend attuale, si punta molto su vini biodinamici e vegan con l’Enoteca di “Vinitalybio”, il salone delle produzioni enologiche che rispettano il regolamento UE n. 203/2012 e con il “Vivit”, la vetrina dei vini artigianali non certificati mentre come sempre sono da non perdere il circuito di eventi fuori salone Vinitaly and the city.
Il ruolo fondamentale invece nel contatto tra professionisti del settore e produttori é sempre da riconoscere alle grandi degustazioni organizzate. Ieri, giornata di apertura si é svolta la degustazione in modalità walk around dei vini della Guida Tre Bicchieri, con i migliori vini selezionati dal Gambero Rosso mentre un altro tasting walk around chiuderà il 25 marzo la manifestazione, con “Le perle d‘Italia” un percorso tra le bollicine italiane curato dall’Associazione Italiana Sommelier, che festeggia con questo evento i suoi 50 anni.
Come sempre quindi saranno quattro giorni di grandi eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all’incontro delle cantine espositrici con gli operatori del comparto oltre al ricco programma convegnistico che affronta ed approfondisce i temi legati a domanda ed offerta in Italia, Europa e nel resto del mondo.
“Vinitaly” é una certezza, il momento fondamentale per far conoscere ancora meglio al mondo la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio di vitigni e vini e il mondo come sempre saprà rispondere come dimostra “l’invasione di Verona” in questi giorni che sarà attraversata da circa 160.000 visitatori tra i quali 60.000 stranieri circa, numeri che sono ulteriore motivo di orgoglio per una manifestazione nel tempo giustamente diventata un paradigma, l’evento immancabile per chi vuole contare o soltanto provare a esplorare il settore.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it