Oggi a Cannes apre ufficialmente le proprie porte al mondo fino al 13 marzo 2015, il MIPIM il Salone internazionale del Real Estate giunto alla XVI^ edizione.

 

Gunther H. Oettinger, Commissario UE per l’Energia non ha dubbi “un evento di primo piano con una forte dimensione europea e globale”, gli fa eco il CEO di Allianz Real Estate, Olivier Piani ricordando che si tratta di “un momento unico in cui tutti si riuniscono”.

 

La sintesi migliore é nello stesso pay off del logo della manifestazione: “The world’s property market”.

 

La manifestazione non si pone limiti e dopo i successi dell’ultima edizione con oltre 2.000 espositori e 20.000 partecipanti provenienti da 93 paesi, anche nel 2015 non vuole essere da meno con oltre 2.200 espositori e 21.000 partecipanti attesi tra cui 4.500 investitori internazionali, 3.200 CEO, 370 leader politici e oltre 400 giornalisti.

 

Numeri ancora più importanti perché saranno presenti tutti i più influenti player globali del Real Estate per assistere alla presentazione dei maggiori progetti di sviluppo per tutte le classi di attività e le fonti di capitale, in tutto il mondo.

 

Nel concreto al Palais des Festival di Cannes, epicentro della manifestazione, nei prossimi giorni sarà concentrata l’intera catena del valore globale del mercato immobiliare, dagli investitori e le istituzioni finanziarie ai servizi per il business, passando per sviluppatori, general contractor, architetti, grandi catene alberghiere e rappresentanti di istituzioni nazionali e locali che animeranno i padiglioni distribuiti sui circa 20.000 m2 di esposizione.

 

Quest’anno al centro della riflessione ci sarà la “Rivoluzione Digitale”, come e quanto impatta sul mondo del Real Estate, quali sono benefici si possono trarre per il settore dall’utilizzo di Big e Open Data, come lo sviluppo di crowdfunding e sharing economy influirà nel futuro prossimo nel settore oltre ad una panoramica sulle novità sul tema Smart Cities, al centro del dibattito già da anni.

 

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Ad essere coinvolti sono tutti i settori immobiliari internazionali - ufficio, residenziale, retail, sanità, sport, logistica e industriale – in un momento in cui il mercato dopo le difficoltà di questi anni sembra in ripresa.

 

Secondo FDI Market - il database on-line degli investimenti transfrontalieri greenfield in tutti i settori e paesi del mondo - tra gennaio 2010 e gennaio 2015 si sono registrati un totale di 1.743 progetti di investimenti diretti esteri nel settore immobiliare, generando un investimento totale di capitale di circa 160 miliardi di dollari con una di media 450 milioni di dollari a progetto.

 

Gli analisti di settore concordano sostanzialmente nel confermare la ripresa complessiva del mercato immobiliare. Dietro ogni ripresa si nascondono però stagnazioni ed exploit non leggibili nel dato complessivo e lo sanno bene i dirigenti del settore che fanno i conti con una domanda che si differenzia notevolmente scorrendo il globo, arrivando quasi a “guerre di offerta” con “campo di battaglia” principale nella regione Asia-Pacifico.

 

A confermarlo – interpellato da Karen E. Thuermer di fDi Intelligence - é ad esempio il Leader di PricewaterhouseCoopers - PwC Real Estate nel Regno Unito, Craig Hughes.

 

Partendo dalle stime PwC che nel 2015 vedono una classe media più rappresentativa di quella europea e nord-americana nella regione Asia-Pacifico come conseguenza logica e pratica di un più generale spostamento del potere economico globale, Hughes afferma candidamente alla luce della sua comprovata esperienza come:

 

“Oggi sono sempre di più gli investimenti asiatici. é in corso una battaglia per gli asset e al capitale piace andare dove ha fiducia”.

 

Serve fiducia ma ad animare i delegati sono anche i sogni e la speranza perché il MIPIM può essere la miccia che fa esplodere il successo ma anche la goccia che fa traboccare il vaso del fallimento per progetti spesso affascinanti e ambiziosi quanto, alla prova dei fatti, irrealizzabili o meglio non appetibili.

 

A Cannes i riflettori saranno puntati in questi giorni proprio sui sogni e sulle ambizioni che animano i promotori dei nuovi piani di sviluppo urbano delle diverse città - dalle mete più ambite dagli investitori alle “carneadi” - provenienti da tutto il mondo e dei grandiosi progetti immobiliari..

 

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Al centro dell’attenzione ci sarà anche l’Italia che quest’anno vuole giocare un ruolo da protagonista come segnalato nei giorni scorsi dallo stesso MIPIM worldblog: “Italy set to make noise at MIPIM 2015”.

 

La presenza italiana é coordinata sempre dall’ICE-Agenzia in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili - ANCE sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico ed é arricchita quest’anno dalla presenza di quattro realtà territoriali (Regione Marche, Regione Piemonte, Regione Toscana e Provincia Autonoma di Trento) nonché della partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti.

 

Il Padiglione Italiano sarà la cornice ideale per la presentazione di progetti che vanno dalla riqualificazione di quartieri, alla riconversione di ex aree industriali, passando per interventi di sviluppo alberghiero, residenziale ed infrastrutturale, frutto di un meticoloso lavoro di mappatura e classificazione sempre più sistematico, perché gli investitori stranieri considerano l’offerta commerciale immobiliare del nostro Paese particolarmente interessante e lo stesso Governo -  non a torto - vede nel rilancio del settore e nel favorire gli investimenti una tappa fondamentale per il rilancio del Paese tutto.

 

Oggetto delle presentazioni saranno quindi i progetti tra i più interessanti, remunerativi e con la garanzia della qualità delle costruzioni e del design italiano, in un Paese che promette nel 2015 di tornare tra i grandi player internazionali del settore come emerge anche dai dati forniti dall’ANCE con la crescita in Italia della fiducia delle imprese di costruzioni che emerge da un aumento nel terzo trimestre 2014 delle compravendite di abitazioni (+3,7%) e di immobili commerciali, da una ripartenza dei mutui per l’acquisto della casa (+13,9%) mentre riprendono a crescere anche i bandi di gara per i lavori pubblici (+30,4% in numero e +18,3% nell’importo nel 2014).

 

Il programma degli eventi organizzati é infatti ricco ed intenso e avrà certamente il suo culmine nel pomeriggio del 12 marzo con la partecipazione del Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda all’evento “Italian Real Estate: a wealth of opportunities”, certamente un’altra occasione dopo il World Economic Forum di Davos per ribadire al mondo - approfittando di un altro palcoscenico così importante - che questa volta l’Italia fa sul serio.

 

Così come fanno sul serio i tre progetti italiani scelti tra i 40 finalisti, classificati in 10 diverse categorie, per gli ambiti “Mipim Awards 2015”, gli “Oscar” del Real Estate che verranno consegnati durante la Cerimonia prevista nella serata di giovedì 12 marzo.

I progetti italiani sono il “Segreen Business Park” di Segrate che concorre nella categoria “Best Refurbished Building” e il progetto “Pai Fund” di Bologna che concorre invece nella categoria “Best Futura Mega Project” insieme all’avveniristica “Oxygen Eco-Tower”. Proprio quest’ultimo progetto – una versatile torre residenziale caratterizzata dagli elementi naturali al suo interno - sembra ideata per diventare un’icona del “Made in Italy” ed ha riscosso interesse da parte di alcuni investitori indonesiani intenzionati a realizzare l’opera a Jakarta.

 

Il successo del MIPIM é praticamente scontato ma le premesse affinché anche la Costa Azzurra in questi giorni si trasformi per una vetrina delle eccellenze del “Made in Italy” e del mercato del Real Estate italiano non mancano e soprattutto non vanno disattese.

 

 

Italy, please make noise!!!

 

Fonte: a cura di Exportiamo, di Antonio Passarelli, redazione@exportiamo.it

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